In Hippocratis De alimento tradotto da Giovanni Battista Rasario: In Hippocratis librum de alimento

Traduzione dal greco di Giovanni Battista Rasario


Traduzione completa


Data: 27/05/1575


Lettera di Giovanni Battista Rasario a Giovanni Battista Rainoldi


Inc. lettera: Ex iis calamitatibus, quas mortalibus barbari homines importarunt


Luogo e data: Pavia, 27 maggio 1575


Inc. testo: Etenim augeri, atque ali naturae esse opera demonstratum esse


Expl. testo: potest distribui, nisi ab aliqua re ita liquida deducatur


Fonte: 1576-77 Venezia, Giunta (ed. completa)


Note
Il Commento al Nutrimento fu pubblicato nella Giuntina di Galeno del 1576-77, curata da Girolamo Mercuriale, nella sezione dei frammenti, con il testo greco e la traduzione latina di Rasario. Nella prefazione a Giovanni Battista Rainoldi, presidente del Senato milanese, Rasario racconta di aver ottenuto da un suo studente un prezioso manoscritto greco proveniente dalla biblioteca di Mattia Corvino, da lui identificato come testimone del Commento ritenuto perduto. 
L'opera fu ristampata nelle successive Giuntine, nell'edizione di Chartier (VI, 238-299), e quindi in quella di Kühn (224-417). All'inizio del Novecento il falso fu smascherato nell'ambito dei lavori preparatori a nuove edizioni del CMG. Gli studi su questo testo ne hanno individuato ormai alcune fonti: Sabino, citato da Aulo Gellio nelle Noctes atticae, Glaucia di Taranto, citato da una fonte non identificata; Maimonide, Commento al Nutrimento.  


Saggi


Autore della scheda: Fortuna e Savino (2023)